"La Storia"
La storia dell’olivo Nocellara del Belice è vecchia di 2700 anni. La Sicilia, e in particolare la zona della Valle del Belice, hanno vissuto svariate colonizzazioni durante il susseguirsi dei secoli. Sul territorio si sono avvicendati Sicani, Elimi, Fenici, Greci e successivamente i Romani, i Normanni, gli Arabi e gli Spagnoli.
La ragione di queste dominazioni è molto semplice. Posta al centro del mediterraneo, per le sue ricchezze paesaggistiche e produttive, la Sicilia è sempre stata contesa dalle grandi potenze militari e politiche di ogni epoca. Tracce di tali insediamenti sono visibili tutt’oggi e costituiscono, insieme alle bellezze della natura e alla bontà dei prodotti tipici, un forte richiamo turistico.
Nella valle del Belice si possono ammirare gli imponenti resti dell’antica città di Selinunte, colonia Greca del VII secolo a.C, che rappresentò per lungo tempo un vero e proprio presidio strategico per quanto riguarda la produzione olearia e agroalimentare. Ne sono chiara testimonianza, il rinvenimento delle antiche macine in pietra in prossimità dei templi, che risalgono al V secolo a.C.
L'utilizzo di questo prodotto come oliva da tavola si può datare agli inizi del '900, grazie all’impegno di alcuni olivicoltori della zona.
"Il Prodotto"
L'Olio Extravergine d’Oliva DOP Valle del Belice è fonte di antiossidanti, quindi protegge dai danni procurati dai radicali liberi; è ricco di acido oleico, particolarmente stabile all’ossidazione e alle alte temperature, perciò facilmente digeribile, e ha un rapporto acido linoleico e linolenico ottimale, simile a quello del latte materno.
Quest'olio ha delle straordinarie proprietà salutistiche: rallenta l’invecchiamento cellulare, previene le malattie del sistema cardiocircolatorio, mantiene alto il livello di HDL (colesterolo buono), protegge dall’insorgere di alcuni tumori, è un fattore equilibrante per l’ipertensione, rafforza il sistema immunitario, è un rimedio ai disturbi digestivi ed è indicato nella dieta delle persone anziane.
"La Produzione"
Terminata la raccolta, le olive vengono opportunamente trasportate al frantoio e sottoposte a un processo di aspirazione e lavaggio, durante il quale vengono pulite dai residui di terra, rametti e foglie.
A questo punto inizia il vero e proprio processo di trasformazione in olio extravergine d’oliva. L’adozione delle più moderne tecnologie garantisce alta igienicità e qualità, e permette non solo una migliore conservazione del prodotto, ma anche di mantenere intatte le proprietà salutistiche che il consumatore attento ricerca nell’olio extravergine.
Durante la spremitura, l’estrazione e l’intero processo di produzione dell’olio extravergine d’oliva non vengono mai utilizzati prodotti chimici.
"Il Territorio"
Il territorio dell’Olio Extravergine d’Oliva DOP Valle del Belice, si affaccia sul canale di Sicilia, a pochi chilometri dal continente africano, e gode di un particolare microclima che, in sinergia con i suoli rossi mediterranei, determina le condizioni ottimali per la coltivazione dell’olivo.
La Valle del Belice è costituita dal comprensorio entro il quale si estende il corso del fiume Belice. La Valle del Belice si trova nella parte occidentale della Sicilia e occupa un'area compresa tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento.
Nei pressi della Rocca di Entella vi è l'importante sito archeologico famoso per i cosiddetti decreti di Entella. È probabile che l'area abbia ospitato anche l'antico sito di Nakone, di cui si conserva traccia in due scarne indicazioni letterarie, in diversi ritrovamenti numismatici, e nei cosiddetti decreti di Nakone, accomunabili a quelli di Entella.
La principale risorsa economica della Valle del Belìce sono la produzione agro-alimentare e la coltivazione dell'olivo. Fu così sin dall'insediamento delle prime popolazioni e dalla nascita di Selinunte, i cui abitanti coltivarono e propagarono l'olivo, colonizzando vallate e terre fertili dell'interno, e producendo olio.
Selinunte, secondo Plinio, fu un'importante città di commercio verso la Magna Grecia e il Mar Mediterraneo, grazie alla propria flotta e alle derrate alimentari provenienti dal territorio: vino, cereali ed olio.
L'olivo era una coltura primaria della Valle del Belìce già nel 1600; a partire dal 1700, adattandosi alle condizioni pedoclimatiche del territorio, si è evoluto un ecotipo che nel corso dei secoli successivi ha dato origine ad una delle più note cultivar italiane: la Nocellara del Belice.
L’areale di produzione dell’Olio Extravergine d’oliva DOP “Valle del Belice” comprende 6 comuni nella provincia di Trapani: Campobello di Mazara, Castelvetrano, Partanna, Santa Ninfa, Poggioreale e Salaparuta.
Curator—Consorzio di tutela Olio DOP Valle del Belice